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giovedì 24 luglio 2008

SUOR HEIDI L'EREMITA

In un angolo della stanza c’è un telefono che in alcuni giorni squilla di continuo. Il tavolino accanto al letto è rivestito di una tovaglia coloratissima, come coloratissimo è il resto della casa: il cenacolo fatto con le sue mani, le federe del letto, la maglia che indossa. Suor Francesca è un’eremita anomala, così ama definirsi. Da nove anni vive a stretto contatto con la natura di Indiritto, nella Val Sangone, in una solitudine e un isolamento che vengono interrotti solo quando qualcuno la cerca. E sono in tanti a farlo. “Un eremo non può essere un guscio in cui rinchiudersi, sarebbe una scelta egoistica. Se qualcuno bussa alla mia porta, apro. Sarebbe disumano non farlo, il Signore me lo chiede”. Suor Shumi o Heidi, così la chiamano i suoi amici, vive tra preghiera e dedizione verso prossimo. Due cose che coincidono a suo modo di vedere. Accompagna all’ospedale chi ne ha bisogno, veste, pulisce, lava, pascola le capre, ascolta la disperazione di chi vive dei drammi, ha una parola di conforto per tutti. Per i suoi lavori non percepisce nulla, tira avanti grazie alla Provvidenza, ai doni delle persone che le vogliono bene e che non le fanno mai mancare nulla, neanche una macchina rossa, parcheggiata nel cortiletto antistante la Chiesa: “Ci sono periodi in cui mangio solo pomodori, ma va bene così, se è Dio che lo vuole” racconta sorridendo. Dio. Per suor Francesca è sempre lui a decidere e scandire ogni momento della sua giornata. Lui che le permette di accettare. Proprio quel Dio che all’età di otto anni le ha portato via la sorellina più grande e dal quale si è allontanata per dieci anni. Le avevano detto di pregare per salvarla. Lo aveva fatto rinunciando ai giochi da bambina, ma da Sopra non l’avevano ascoltata. Loredana è morta il giorno del suo compleanno. Per colmare il vuoto aveva cominciato a suonare il violino ed era diventata una concertista conosciuta. Scherzando ricorda: “In quel periodo dire che ero atea è poco. Avrei dato fuoco a qualunque prete”. Ad Assisi il colpo di fulmine. Scappa di casa ed entra in convento. Dopo 15 anni decide di diventare eremita, ma senza far decadere i suoi voti ed ottiene l’approvazione di Papa Giovanni Paolo II. E’ felice, serena. “Se mai dovessi aver paura sarebbe segno che questo non è più il mio posto”.

Fonte dell'articolo: (http://silviabogu.blogspot.com/2008/02/suor-heidi-leremita.html)

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